Tipicamente Wine Club Sezione Campania | Orizzontale Montalcino 2010
2 serate, 14 focus-zoom territoriali, 40 vini, tantissimi spunti: troppi per comprimere tutto in 2000 caratteri e ridurre il resoconto a una hit parade.
Long form in arrivo, dunque, intanto giusto qualche flash da dopofestival:
-livello medio buono/ottimo, piuttosto omogeneo, con pochissimi vini non all’altezza del blasone del comprensorio, ma anche poche punte capaci di staccarsi e veleggiare nel mondo dei “mostri”;
-in generale assai più divertente la serata con i Brunello e Rosso dei settori ovest e sud rispetto a quella con i vini dei settori est e nord;
-sempre più convinto che, ad oggi, sia la scelta più coerente quella di non adottare delimitazioni di “secondo livello” a Montalcino (tipo MGA, UGA, Rive e affini), fermo restando che le mappature sono sempre utili, a prescindere dalla loro confluenza su un’etichetta;
-si parla spesso di annata sopravvalutata per la 2010, ma a Montalcino lo status di vendemmia a 5 stelle mi pare pienamente meritato. I limiti evolutivi e stilistici che emergono non sembrano da attribuirsi al millesimo, anzi;
-i migliori potranno presumibilmente tenere almeno un paio di lustri senza particolari affanni, ma non vedo onestamente un vero motivo per lasciarli invecchiare ancora, nella maggior parte dei casi (quelli più in forma sono già molto equilibrati e su complessità pienamente terziarie);
-la bottiglia che mi porto via tra i 2010 è senza dubbio il Rosso di Podere San Giuseppe – Stella di Campalto: chi cerca la tridimensionalità del grande Sangiovese di Montalcino qui la trova, con un bonus di chiarezza aromatica, golosità salmastra, profondità silvestre, tessitura e finezza estrattiva. Se ne avete, stappate ché godrete come Bud Spencer e Terence Hill al ristorante in continuavano a chiamarlo.
-la bottiglia che mi porto via tra i bonus track è sicuramente il Brunello Madonna delle Grazie 2016 de Il Marroneto (meno performante con il 2010): vino di classe e coesione sopraffina;
-altri 2010 decisamente brillanti e loquaci: Canalicchio di Sopra, Pietroso, Poggio di Sotto, Le Potazzine.
Ciao Paolo,
Ho letto sia questo breve articolo che anche la versione long, verra’ fuori anche qualcosa piu’ dettagliato sui vini? Se c’e’ gia’ disponibile non l’ho trovato 😀
In generale complimenti, l’alticolo lungo e’ davvero bellissimo e la degustazione…beh complimenti anche per quella, eccezionale!
Ciao Marco, grazie mille per l’apprezzamento, sono contento che tu abbia trovato l’articolo interessante.
Non ci sono e non ci saranno altre note sui vini, conservando lo spirito delle consuete “pillole” sulle serate del Wine Club; né avrebbe avuto molto senso inserirle nel long form, che provava a riordinare le idee su questioni più generali.
Un caro saluto!