Vigna Monticchio 1988 | Over and over again

Monticchio88

A me pare che, guardando agli ultimi trent’anni, la 1988 sia una delle grandi vendemmie per i vini rossi del centro Italia. Di quella che alcuni vorrebbero diventasse la macroregione Etruria, per intenderci. Ricordo con emozione tante etichette di questo millesimo, bevute alla spicciolata, tra cui un monumentale Brunello di Montalcino Montosoli Altesino, invano cercato e ricercato e mai più trovato.
Ho invece assaggiato più volte, e ne conservo ancora un paio di flaconi in cantina, il Torgiano Rosso Riserva Vigna Monticchio dei Lungarotti ’88. Lo considero uno dei più buoni di sempre e l’ultimo assaggio, alle Tre Vaselle, poche sere fa, me lo ha confermato. Intanto è incredibilmente integro e giovanile, maturo quanto “fresco” nei profumi da grande Sangiovese, con una bocca densa e vellutata, “dolce” nella trama fruttata quanto slanciata, di sicura e mai effimera spina acida. Le note terziarie vanno a braccetto con quelle floreali, ancora rigogliese, e la profondità è dissetante, capace di chiamare sempre un nuovo sorso. Stupendo.

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