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Dauvissat, Chablis 1er Cru Séchet 2010: dopo tre giorni è quasi lui

Dauvissat - Sechet '10
Tre indizi fanno una prova, lo sanno tutti i giallisti.
O i bianchisti, come in questo caso: mi sa proprio che è meglio lasciar fermi per qualche tempo i 2010 di Borgogna, intesa in senso estensivo.
Anche il Séchet di Vincenzino ci ha messo tre giorni per fare capolino dal bunker in cui si sta evidentemente rintanando, concedendo comunque molto poco, soprattutto a livello aromatico. Un fruttato bianco e agrumato abbastanza generico, in questa fase quasi sguarnito nel consueto coté balsamico e iodato.
L’ossigeno lavora meglio sulla silhouette gustativa, che si “riempie” e armonizza a poco a poco, lasciando intuire quel motore linfatico-sapido da finto semplice con cui si era annunciato all’uscita. Ci rivediamo tra 3-4 anni, gli ho detto, prima dell’ultimo glu glu.
Data di assaggio: 2/5/2015

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