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[Dai Social] Rouget | Vosne-Romanée 1er Cru Les Beaumonts 2010


Una delle mie tre annate preferite sulla Borgogna Rossa (tra quelle approfondite per bene ad ampio raggio, insieme a 2002 e 2006), oltre che l’ultima in cui è stato possibile fare scorte serie a prova di alcolismo.

Produttore di fascia alta per lignaggio familiare (nipote di Henri Jayer, nonché principale erede del suo Cros Parantoux), blasone, reputazione e listini.

Climat non esattamente minore: a spanne, per intenderci, quantomeno da Europa League nel campionato dei Premier Cru.

Ma non è per le aspettative né per i prezzi a cui lo si recupera oggi, molto vicini a quelli di uno stipendio mensile da collaboratore a partita iva, che il Vosne-Romanée Les Beaumonts 2010 di Emmanuel Rouget sostanzialmente delude. Delude perché è un vino in ultima analisi piuttosto semplice e schematico, che non va oltre le erbe officinali e le radici, senza trovare mai suadenza fruttata né profondità terziaria. Ma soprattutto delude perché il sorso è stretto, algido, incompiuto, e non per ritrosie o durezze giovanili.

Non un vino cattivo, ci mancherebbe altro, e però non è certo questa la Borgogna che fa rimpiangere i tempi in cui la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole, accompagnandole quotidianamente – o quasi – a uno Chambolle di Roumier o ad un Armando a caso.

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