
Probabilmente la migliore sosta di sempre all’Osteria del Gallo e della Volpe della famiglia Silvestro a Ospedaletto d’Alpinolo (lasagna irpina, fusilli al ragù di pezzente e mugliatielli semplicemente straordinari), con adeguato accompagnamento bevitorio: del resto 9 lustri si fanno una volta sola.

Il podio (intercambiabile)
- Krug 2002. Fuoriclasse
- Vosne-Romanée Malconsorts 2010 – Cathiard. Gaudenza e palle quadrate
- Cepparello 1982 – Isole e Olena. Mediterraneo silvestre granguignolesco

Premio sorsone: Barolo Rocche del Falletto Riserva 2001 – Bruno Giacosa
Premio “me la gioco senza complessi d’inferiorità”: Greco Musc’ 2010 – Contrade di Taurasi Lonardo
Premio “non c’è niente di male a zoccolare”: Gevrey-Chambertin Clos Saint Jacques 2010 – Fourrier

Premio “il vino si fa in vigna e racconta il territorio ma è una cosa viva e non tutte le bottiglie escono col buco”: Barolo Monfortino Riserva 2001 – Giacomo Conterno
Premio “bicchieri sempre vuoti stappane un’altra”: Ispettore Palma
Premio “finché beviamo insieme non c’è niente di cui avere paura”: tutta la ciurma.

