Quarant.eno #8 | Palazzone, Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2011

Palazzone

Per non dimenticare le bottiglie stappate e farci compagnia a distanza. Aspettando, rinchiusi tra casa e cantina, che passi la bufera; esorcizzando virus vecchi e nuovi, e sognando l’inizio di un mondo migliore.
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Non so se lo avete seguito anche voi, attraverso il suo diario di viaggio. Fatto sta che Giovanni Dubini, patron di Palazzone, è stato protagonista di uno straordinario e solitario giro in bicicletta lungo la Carretera Austral, attraverso la Patogonia fino alla Tierra del Fuego.

Non so nemmeno se verrà ricordato per questo ma un posto d’onore per i vini che fa gli sarà riconosciuto per forza. Parliamo infatti di uno dei riferimenti assoluti di Orvieto e di un vignaiolo tra i più sensibili, ispirati e coerenti sulla piazza. Nella sua cantina affinano bianchi di straordinario livello, che non perdono occasione di dimostrare il loro valore e la loro longevità.

La punta è il Campo del Guardiano, ottenuto dall’uvaggio classico dei bianchi orvietani: procanico, grechetto, verdello, drupeggio e malvasia; uve provenienti dalla parcella più bella dell’azienda di Rocca Ripesena, detta appunto Campo del Guardiano. Un cru di grande fascino e clamorosa capacità di invecchiamento, capace non solo di sfidare il tempo ma di trarre giovamento e classe dalla lunga permanenza in cantina.

La 2011 mi era sembrata buonissima già in uscita ma oggi è scintillante. Sorprende il colore luminoso e solare, i profumi di frutta matura, buccia d’uva e agrumi gialli, con eleganti quanto delicate sfumature carburiche. Anche la bocca è magistrale per ampiezza, dolcezza fruttata e innervatura acido – sapida, mai amara e di lunghezza siderale. Ben più del pur duraturo viaggio argentino di Giovanni.

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