
Tra gli innumerevoli paradossi spazio-temporali che disegnano il vino campano ci sono senz’altro le bottiglie di Pasquale Mitrano ed Elisabetta Iuorio alias Casebianche.
Ovvero: quelli che sono da tempo i più coinvolgenti e contemporanei spumanti-frizzanti-pet-nat regionali (La Matta, Fric e Pashkà) arrivano da un territorio stramediterraneo e da vigne praticamente al livello del mare. Come il presunto calabrone inadatto al volo in relazione a struttura alare e peso, ma che alla fine non lo sa ed è glu glu lo stesso.
Storia che si ripete col Fiano Cumalè ’18, a dir poco spiazzante in rapporto alle premesse pedoclimatiche di Torchiara, area “classica” del Cilento viticolo. Appuntito e delicato, si porta dietro un’impronta bianco latte che spazia dalla caramella Galatina all’anice alla mandorla fresca, prima di assestarsi su toni più familiari di iodio e macchia.
Perfino troppo sottrattiva in barba ad ogni aspettativa teorica, la bocca si àncora ulteriormente a questo registro deliziosamente infantile, alabastrino, trovando vigore e continuità negli eleganti apporti salini, senza pungenze alcoliche. Sì, se esiste il tipo di bianco “finto semplice” assomiglia parecchio a questo: già armonioso ma non per questo pronto, riservato ma loquace, chiede solo attenzione e apertura mentale per essere ascoltato e goduto, anche fuori pasto.
€ 8,00 + iva (listino ho.re.ca.)
Casebianche
Contrada Case Bianche, 8 – Torchiara (SA)
Tel. 0974 843244 – 335 8147332
www.casebianche.eu
info@casebianche.eu
Ettari totali di vigneto: 5,50
Bottiglie annue prodotte (media): 38.000
Campania Stories 2019 – Le puntate precedenti
CS 2019 #1 | La sintesi
CS 2019 #2 | Capolino Perlingieri – Falanghina Preta 2018
CS 2019 #3 | Villa Raiano – Fiano di Avellino Alimata 2016
CS 2019 #4 | Le Vigne di Raito – Costa d’Amalfi Rosso Ragis 2015
CS 2019 #5 | Contrada Salandra – Campi Flegrei Falanghina 2018