Non mi ripeto (link e link): i bianchi si rivelano come di consueto mediamente più interessanti dei rossi, quando trinchiamo in Campania. Per livello generale, ma anche in quantità e qualità di opzioni capaci di staccarsi dal “gruppone”.
Qualche timido incoraggiante segnale si intravede, tuttavia. Un abbozzo di alleggerimento espressivo, per cominciare, che si coglie soprattutto sulle tipologie più semplici e in generale sui vini meno ambiziosi e “pensati”. Ma anche una maggiore efficacia nell’elaborazione delle gamme, che permettono di distinguere meglio rispetto a qualche tempo fa tra etichette “base”, selezioni, riserve, cru, e così via.
Aglianico. Restano in ogni caso tanti, troppi, i rossi regionali sostanzialmente impersonali, estrattivi, faticosi da bere. Specialmente quando entra in campo l’aglianico, che continua a godere di un certo prestigio mediatico ma anche a soffrire sul piano strettamente commerciale. E ancora una volta ci si trova a ragionare su potenzialità inespresse e carenza di interpreti coraggiosi, come accade più o meno da una quindicina d’anni.
Piedirosso. Non mi meraviglio, allora, se a fine giornata becco un bel po’ di amici e colleghi a chiedere bis e tris dei loro Piedirosso preferiti. Sono i veri “vini di sete” della regione e la proposta si consolida vendemmia dopo vendemmia. Oltretutto ampliandosi geograficamente: i Campi Flegrei fanno ovviamente da fulcro, ma la varietà campana dimostra sempre più di poter plasmare rossi golosi e contemporanei anche nelle zone più vocate di Vesuvio e Sannio. In attesa che da Ischia, Capri e Penisola Sorrentina qualche vecchio e nuovo protagonista decida di puntarvi sul serio.
Pallagrello Nero e Casavecchia. Non brilla invece, di nuovo, la squadra casertana. In particolare quella impegnata con pallagrello nero e casavecchia: coppia di autoctoni molto ben assortita sulla carta, ma in buona misura ancora in cerca di identità. Ed è proprio un peccato, perché ci sarebbero praterie – non mi stancherò mai di sottolinearlo – per tipologie ad elevata attitudine gastronomica. Una “terza via”, che avrebbero nel loro dna, fra l’austera potenza dell’aglianico e la spensierata leggerezza del piedirosso.
Le annate. Inutile parlare di annate, infine: anche restando negli stessi distretti e denominazioni, ci si confronta con vini provenienti da almeno 4-5 vendemmie diverse, talvolta di più. Detto questo, se sulla 2016 gli assaggi sono largamente insufficienti per trarre indicazioni sensate, la 2015 appare trasversalmente favorevole ai rossi campani; là dove la 2014 evidenzia nella maggior parte dei casi limiti di maturità e spalla, come prevedibile. E’ un’impronta classica quella che accompagna gli assaggi sparsi dei 2013, e non è necessariamente un complimento, ma mancano i Taurasi: le ultime uscite della docg irpina arrivano principalmente dalla 2012, senza dubbio più convincente della sfibrata 2011.
Campania Stories 2017 – Vini Rossi, i consigli di Tipicamente
Il riepilogo dei vini segnalati, corredato da brevi note, è scaricabile in versione pdf al link caricato in coda al post. I prezzi riportati sono quelli comunicati dalle aziende partecipanti a Campania Stories, relativamente al listino nazionale ho.re.ca. (iva esclusa)
GLI IMPERDIBILI
Contrada Salandra – Campi Flegrei Piedirosso 2013 – € 8,00 + iva
Perillo – Taurasi 2008 – € 18,50 + iva
IDEALI PER LA MESCITA PRIMAVERA/ESTATE
Casebianche – Paestum Aglianico Rosato Frizzante Il Fric 2016 – € 8,00 + iva (link)
Casebianche – Paestum Rosso Frizzante Pashkà 2016 – € 8,00 + iva
Mario Portolano – Campi Flegrei Piedirosso 2015 – € 5,00 + iva
Agnanum/Raffaele Moccia – Campi Flegrei Piedirosso 2015 – € 9,00 + iva
Casa Setaro – Vesuvio Lacryma Christi Rosso Don Vincenzo 2013 – € 9,90 + iva
Tempa di Zoè – Campania Aglianico Diciotto 2015 – € 9,90 + iva
DOMANI E ANCHE SUBITO
Luigi Tecce – Irpinia Campi Taurasini Satyricon 2014 – € 12,50 + iva
Antico Castello – Irpinia Aglianico Magis 2013 – n.c.
Colli di Castelfranci – Taurasi Alta Valle 2010 – € 14,00 + iva
Montevetrano – Colli di Salerno Rosso Montevetrano 2013 – € 28,00 + iva
Cs 2017 Rossi – I consigli di Tipicamente
Versione pdf scaricabile, corredata da brevi note di assaggio