Non contenti di aver avuto Paolo De Cristofaro tra i relatori dello scorso anno, quelli di Terroir Marche hanno deciso di sfidare la sorte invitando il sottoscritto alla prossima edizione, mettendo così a repentaglio una manifestazione bellissima quanto giovane.
Tant’è. I nostri legali sono al lavoro da mesi per tutelarci ed hanno elaborato una strategia geniale per evitare qualsiasi richiesta di danno. Pare che ci siano delle norme interessanti che salvaguardano le azioni degli “incapaci di intendere e di volere”, punendo addirittura coloro che tentano di circuirli. Senz’altro vi terremo aggiornati.
Se invece volete verificare di persona, cosa che vi invitiamo a fare, ci vediamo nel weekend ad Ascoli. La seconda edizione di Terroir Marche si svolgerà nel bellissimo centro storico piceno, da sabato 21 a domenica 22 maggio. Chi segue da vicino le sorti del vino di casa nostra sarà già al corrente ma vale la pena ricordare che si tratta di una fiera di vini e vignaioli biologici marchigiani, capaci di mettere insieme un programma formidabile di laboratori, banchi d’assaggio e prodotti tipici.
La grande novità di questa edizione è il gemellaggio internazionale con l’associazione Ecovin Mosel, grazie al quale saranno presenti alcuni vignaioli della Mosella, ovviamente con le loro produzioni biologiche. Per entrare nei dettagli, comunque, date una sbirciatina al sito della kermesse.
Piccolo approfondimento meritano i cinque laboratori in calendario.
Sabato 21 maggio, alle ore 11, l’ambasciatrice della Mosella Sonja Christ-Brendemühl e l’amico Pierpaolo Rastelli guideranno i partecipanti “alla scoperta del metodo biologico in una regione dal clima estremo ma dove la luce e l’ardesia sono ingredienti fondamentali di un terroir eccezionale, in grado di regalare alcuni dei vini bianchi più longevi del mondo”. Stesso giorno ma alle 15, la giornalista australiana Jane Faulkner focalizzerà l’attenzione su sangiovese e montepulciano, in un’annata classica come la 2010. Alle ore 17 il professore di Estetica Nicola Perullo (Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e Alessandro Morichetti spazieranno tra assolutismo enoico e immaginazione per capire come si riconosce e valuta un vino. Il laboratorio, dal titolo “Epistenologia. Il mondo del vino tra i 100/100 di Robert Parker e la tovaglia a quadretti della nonna”, è di vitale importanza perchè dovrebbe salvarmi dal cucchiaio di legno di peggior relatore dell’edizione 2016.
Domenica 22 maggio, alle ore 11, toccherà a Francesco “Il Falco” Falcone raccontare l’evoluzione in bottiglia di un vino piceno che ha fatto storia: il Barricadiero di Aurora (verticale di diverse annate), mentre alle 15 il sottoscritto rovinerà con le parole alcuni splendidi vini bianchi della regione (Verdicchio e Pecorino in testa) della memorabile annata 2010. Se volete partecipare, ecco qui i contatti.
Ci vediamo a Terroir Marche? Io non vedo l’ora.