Antonelli | Spoleto Trebium 2014

Trebium
Vino dal sapore antico, spesso ancorato a una viticoltura arcaica in cui la vite si avvinghia agli alberi per prosperare. Roba da far strabuzzare gli occhi. Eppure vino a suo agio nella modernità, perfettamente leggibile, capace di visioni multiple che possono piacere a tutti, dal bevitore distratto all’appassionato maniacale.
Prodezze del trebbiano spoletino, varietà bianca di classe e versatilità, umorale e mutevole a seconda delle circostanze. Sia territoriali che umane.
Capace di un’anima matura e tropicale, quasi aromatica, quanto di una dimensione agrumata e minerale. Tocca agli interpreti, al solito, spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, in un gioco che può cambiare le cose anche di molto.
Pende dalla seconda parte, ad esempio, lo splendido Trebium 2014 di casa Antonelli. Niente esuberanze né orpelli, tanta sostanza e sapore. Un tono in meno di altri nell’impatto aromatico, guadagna tanto in spalla, tensione, volume e mineralità. Dolce e sapido, sassoso e quasi arcigno in certi tratti, avvolto da un lievissimo velo tostato che dona complessità, è ancora in rampa di lancio ma ha potenzialità enormi. Scommetto su tenuta e gioie alla lunga distanza. Da avere in cantina, insomma.

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