
Immagino la disperazione di Gianfranco Soldera nell’apprendere che, per una manciata di bottiglie, il suo Brunello di Montalcino Riserva 2006 appena uscito sul mercato non potrà entrare nella celeberrima rubrica Bocomabuono.
E’ una notizia tragica che certo porterà un danno notevole e una macchia indeliebile all’azienda Case Basse, intaccando una lunga storia fatta di successi e blasone crescente, ma non c’è stato davvero niente da fare: i nostri legali sono stati irremovibili e le 19.000 bottiglie circa prodotte in questo millesimo rendono impossibile l’ingresso in quella che è già stata definita la rubrica più insignificante, e dunque prestigiosa, che il mondo del vino italiano abbia mai conosciuto.
E non servirà certo il punteggione di Antonio Galloni (Robert Parker, The Wine Advocate) in arrivo, che i soliti ben informati danno vicino al 100, per consolare il sempre sportivo e modesto Gianfranco.
Peccato perchè se la magia dell’incontro fosse stata possibile, avremmo certo parlato di un vino convincente, che rivitalizza la nostra immagine ultima dopo qualche bottiglia sfortunata stappata di recente.
Il Brunello di Montalcino Riserva 2006 Case Basse, dopo l’iniziale chiusura, con note riduttive evidenti (di quelle belle però, quelle leggere puzzette di cantina e feccino che ci piacciono e che fanno da prologo a qualcosa di straordinario e vitale) si apre a vantaglio mostrando un corredo speziato e floreale di fascino purissimo, capace di andare ben oltre le componenti e i singoli riconoscimenti. Un naso rosso e giallo, diremmo, con la tipica pesca dei sangiovese di annate tendenzialmente calde, qui tuttavia solo accennata e mai invasiva. E soprattutto una bocca che va per forza definita digeribile, pericolosamente facile da bere, con una timbrica iodata superba, solo lievemente increspata da un tannino figlio legittimo del millesimo.
Peccato, dicevamo, per la rubrica e per Soldera. Sarebbe stata una bella recensione.
PS: il vino degustato appartiene al lotto: LF86 e i gradi alcolici in % riportati in etichetta sono 13