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Per fare il vino ci vuole l'acqua | Parte seconda

Dopo il primo post qualcuno ha commentato la sua perplessità sui dati che vorrebbero consumi di acqua tanto elevati nella produzione di vino, così come asserito, invece, dai calcoli di waterfootprint*.

C’è anche chi mi ha chiamato al telefono e altri ancora, incontrandomi, mi hanno detto “ma c’hai scritto, tutta quill’acqua… ma che stai addì, chiama Carletti in azienda che te lo dice lu quanta acqua ce vole…”.
Il Carletti in oggetto è Filippo, giovane e bravissimo agronomo, già piuttosto navigato, dell’azienda Arnaldo Caprai* di Montefalco. Che interpellato al riguardo mi ha detto:
La nostra azienda segue la certificazione ISO 14001 che fissa i requisiti di un preciso sistema di gestione ambientale. Dunque anche i consumi di acqua sono monitorati nel dettaglio, attraverso un contatore (obbligatorio). A fine anno verifichiamo il rapporto tra uva prodotta, vino imbottigliato e acqua consumata. Il calcolo è molto semplice perché basta dividere il numero di bottiglie per i litri di acqua totali. A questi, visto che noi non irrighiamo, vanno aggiunti i litri d’acqua usati per i trattamenti, che comunque non superano il 5% del totale, e il gioco è fatto. Nell’annata 2010 (ultimo dato disponibile) il consumo di acqua è stato di 4,6 litri per ogni litro di vino prodotto“.
Altri numeri, insomma, rispetto a quelli di waterfootprint.
Foto: Doni e Associati*

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