Il momento è duro per tutti e nel mondo del vino non sono poche le cantine, i consorzi, le amministrazioni locali e i governi alle prese con l’elaborazione di strategie innovative e misure originali volte a superare la crisi.
E se l’utilizzo del vino in modi alternativi ha trovato nel fiorente settore wellness un possibile paracadute (oltre all’ormai vetusta vinoterapia nelle spa, che ovviamente non si dovrebbero chiamare più spa ma spv, fioriscono prodotti imperdibili come lo shampoo al vino, il dopobarba al vino, il sapone intimo al vino, il deodorante per le ascelle al vino…), anche l’industria degli eventi si sta dando parecchio da fare.
Ecco come si sono attrezzati in Spagna, e più in particolare ad Haro, splendida cittadella medievale della Rioja, leggendaria regione vinicola iberica. La Batalla del vino, segnalatami dall’amico e collega Piermichele Capulli, “è una vera e propria guerriglia che vede i partecipanti dotarsi di un’insolita arma: litri e litri di vino… L’avvio della festa ha inizio con una sfilata religiosa piuttosto bizzarra; qui infatti i partecipanti camminano attrezzati con secchi piccoli e grandi necessari alla battaglia. Ma è solo al termine della sacra camminata al Santuario, una volta ritornati in città, che viene approntata la battaglia, distribuendo vino, rigorosamente rosso, offerto dal comune di Haro a tutti gli avventori. Da qui in poi prende il via una guerriglia totale, convulsa e divertentissima all’insegna del tutti contro tutti, dove fiumi di vino ammantano di rosso vivo l’intera cittadella”.
Per gli interessanti, o per eventuali enti italiani o associazioni di categoria decise a copiare la sagace iniziativa, ricordiamo che la Batalla del vino si svolge il 29 Giugno. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma a mio parere è una misura certamente più avanzata e meno cruenta della vendemmia verde*…
Foto: viagginews.com