Sulle prime ho pensato che tutte quelle troupe fossero lì per il mio rientro a Perugia 🙂 o quantomeno per la sentenza che stavo per emettere, solo dopo ho capito che ne stavano aspettando un’altra, forse un tantinello più attesa e chiacchierata (c’era più BBC in Piazza Matteotti che a Wood Lane).
Comunque, siccome non sono esattamente un appassionato di cronaca giudiziaria, tantomeno di quella nera, e se qualcuno mi dice Sollecito! scatta immediato l’incubo di qualche pagamento dimenticato, mi sono subito dileguato concentrandomi su altre questioni…
Epperò, una sentenza fresca ce l’ho anch’io, dicevo, e stavolta non d’assoluzione. Nossignore, la mia è una condanna piena e senza attenuanti per la ristorazione umbra, o almeno per una buona parte di essa. Caduti uno dopo l’altro alcuni dei locali top della regione, anche la Bastiglia di Spello sta per vivere il suo terremoto dopo le clamorose dimissioni dello chef Marco Gubbiotti, semplicemente colui che, insieme a pochi altri, ne ha costruito il mito. Dentro e soprattutto fuori gli angusti confini regionali.
Dunque, alla triste lista dei grandi ristoranti umbri che “furono” si aggiunge la Bastiglia. Che non chiude, va detto, ma che vede il suo futuro quantomeno traballante, in pericolo, sicuramente al bivio e bisognoso di scelte rapide e oculate. Saprà la Bastiglia fare a meno della sua stella ai fornelli? Che succederà all’immagine di questo celebre e (giustamente) celebrato ristorante senza uno dei giovani cuochi più talentuosi in circolazione, peraltro in uno raro stato di grazia e maturità ? Lo scopriremo presto…
L’altra faccia della medaglia di questa vicenda, capace di farmi tornare il sorriso come capita ad un bambino piagnucolante cui viene regalato il lecca lecca, è il nuovo progetto targato Gubbiotti, ancor più succulento una volta saputo che i compagni di viaggio nella nuova avventura saranno niente meno che Ivan Pizzoni e Andrea Santilli, vecchi protagonisti della Bastiglia che fu, ormai qualche hanno fa, ma soprattutto tra gli interpreti più solidi, raffinati e autorevoli dell’enogastronomia regionale.
Di che si tratta? Non vorrei scoprire troppe carte e per la verità non so ancora tutto (in fondo l’inaugurazione è l’8 dicembre, potete aspettare no?) però da quel che ho carpito il progetto mi piace assai, e credo sarà qualcosa di innovativo e azzeccato, non solo per Foligno e per l’Umbria. Una specie di gastronomia di altissimo livello (si chiamerà Cucinà ) orchestrata e diretta da un grande chef come Marco. Duecento metri quadri dove cercare, comprare, mangiare e portare via le creazioni figlie del Gubbiotti pensiero e di materie prime che si annunciano da urlo.
Dai polli allevati all’aperto in maniera naturale all’utilizzo di frutta e verdura esclusivamente biodinamica, prodotta da una splendida realtà della zona che ho avuto la fortuna di conoscere. Tutto quello che potreste trovare in una gastronomia, e molto altro, elevato al massimo della qualità , dell’identità , dell’attualità e della capacità realizzativa di uno chef di questo livello. Sarà l’impressione, ma a me pare che le troupe viste ieri si stiano già spostando verso Foligno…