I costi esorbitanti del giocatore? In parte, certo. Il carattere irascibile di quello che pare più un parcheggiatore, al più un bagarino fuori dallo stadio, che un procuratore di calciatori? C’entra anche questo, ovvio.
Ma più di tutto, ormai l’avrete capito, quello che rischia di complicare l’arrivo di Ibrahimovic al Milan è il ristorante scelto per l’avvio della trattativa tra i due club: il Ca L’Isidre di Calle les Flors 12 a Barcellona.
Ma dico io, con tutto il ben di dio che c’è da quelle parti, proprio il ristorante preferito del Re Juan Carlos, la regina Sophia e Julio Iglesias bisognava scegliere? Mah…
Per carità, un posto storico, ai suoi tempi celebrato, ma anche fermo da anni. Cucina catalana tra tradizione e innovazione, con chiara influenza francese e prezzi da capogiro. Molto più alti di quelli dei migliori indirizzi del momento. Mmmm, che voglia!
Eppure Galliani non ha battuto ciglio, forse perché il conto l’hanno pagato il presidente balugrana Rosell e il Ds Zubizarreta. Ma certo sarà toccato a lui scegliere il vino.
E che fai, a quel punto, non ti fiondi su un’etichetta del Bel Paese per stupire i commensali? E qui viene il bello, perché se la Spagna è ben rappresentata nel caveau del locale, qualche Porto buono si trova e in Francia (che pure in larga parte è molto prevedibile e ha una lista di Champagne ridicola) peschi qualcosina dal passato, beh, ecco, sotto la voce Italia c’è poco da divertirsi.
E tra un Badia a Passignano ’96 e un Brunello di Montelcino Castelgiocondo ’86, sta a vedere che Galliani ha fatto il colpo Montesodi ’85*. Una piccola speranza, certo, ma anche l’unica cui aggrapparsi per chiudere la trattativa. Chi vivrà vedrà…
* per gli schizzinosi: 1) il vino in questione non è male per niente 2) provate a dare un’occhiata agli altri vini italiani in carta…