I miei potenti mezzi di catalogazione dei vini, nonostante la storica efficienza, si sono da quest’anno ancor più evoluti. Pensate che sono addirittura passato da pergamena, penna d’oca e calamaio ad un computer portatile.
Il programma che uso, mi hanno riferito degli esperti del settore, è quanto di più ingegnoso e pratico la tecnica mette oggi a disposizione: un foglio word sul quale evidenzio in verde i vini che più mi piacciono. Davvero geniale non trovate?
Ecco allora che, con una sorta di query fatta a mano, in ossequio alle tendenze antitecnologiche e naturali che attraversano il vino italiano, ho selezionato in sole tre ore queste mie personalissime eccellenze tra le attese Riserve 2004 dei Brunello di Montalcino presenti all’anteprima di quest’anno:
Lisini – Ugolaia
Forse il miglior Brunello di tutta l’anteprima. Grandissima finezza terrosa, lieve animale, poi minerale, sinuoso, profondissimo, saporito, di beva incredibile e con un tannino perfetto. Finale lunghissimo.
Terre Nere (NEW ENTRY)
Colore granato vivido, bellissimo terziario ma di grande energia, lieve cannella, menta secca su fiori e frutta rossa, liquirizia; palato finissimo, teso e vibrante, saporito e coerente, lunghissimo e tannino impeccabile. Un nuovo classico?
Il Poggione
Molto fine e intenso, frutto disteso e avvolgente, grafite, tessitura raffinata, tannino setoso, grande profondità e avvolgenza voluttuosa.
Ciacci Piccolomini d’Aragona
Piuttosto evoluto ma bello, minerale iodato, fiori secchi e cuoio, largo e dolce, sapido, ampio e carnale, terra e cuore. Gran tannino, finale un filo caldo.
Le Potazzine
Granato, sfumato, liquirizia e rose passite, spezie lievi, finissimo, palato strepitoso, acidità su frutto e fiore di bella coerenza; lungo e saporito, tannino un filino secco.
Canalicchio di Sopra
Buona intensità, frutto carnoso, note di vaniglia, pieno e rotondo, tannino ben fatto. Vino molto giovane ma di bellissima prospettiva, ancora indietro potrebbe crescere più di altri alla distanza.
Innocenti
Ampio, bel gioco legno-frutto, fine e profondo, iodato, erbe aromatiche, bel finale.
Canalicchio – Franco Pacenti
Vino assaggiato e riassaggiato. Al tavolo arriva una bottiglia non felice, molto evoluta e ruspante, al banco del produttore l’impressione è molto diversa: solita energia classica unita ad un palato sostenuto da una bellissima spina acida ma anche da un frutto ricco di chiaroscuri. Servono conferme ma io ci scommetto
Il miglior assaggio fuori Benvenuto Brunello (produttori non presenti all’anteprima ufficiale ma in degustazione con i propri vini all’Enoteca Osticcio di Montalcino)
Salicutti Riserva ’04
Vino assoluto, di grandiosa purezza, leggiadro e potente al tempo stesso, ricco di note finissime di fiori e spezie; bocca energica e cremosa, segnata da un’acidità splendida che lo allunga all’infinito.
Infine qualche nome sui Brunello “annata” 2005 che sono sembrati più dei Brunellino, in linea con le aspettative di un’annata climaticamente problematica. Oddio, ci sono nel mazzo anche dei vini divertenti, snelli e immediati e dunque piuttosto piacevoli, ma anche tante mezze tacche che, ad una struttura non all’altezza, uniscono dei tannini immaturi o comunque asciuganti, fatto che non solo ne frena la profondità, ma che ne compromette del tutto quel poco di piacevolezza che l’annta è, come detto, in grado di esprimere
Sesti
Tenuta di Sesta
Le Potazzine
Lambradi
Il Poggione
Ciacci Piccolomini d’Aragona
Canalicchio di Sopra
Caparzo
I migliori assaggi di Brunello 2005 all’Enoteca Osticcio
Salvioni
Costanti
Querce Bettina (NEW ENTRY)
…. e il solito, anzi forse più del solito, grandioso Rosso di Montalcino Stella di Campalto (2007)