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[Dai Social] Antoniolo | Gattinara San Francesco 2004


Forse i vini di Gattinara (e del Nord Piemonte, in generale) sono incastrati in un loop temporale – tipo quello di Dark, che ciclicamente li illumina come “prossima cosa nuova dal sapore antico”. Però una cosa dal sapore antico intrinsecamente non può diventare troppo contemporanea e di tendenza, altrimenti perderebbe una quota decisiva del fascino e del piacere che regala a chi va a cercarsela silenziosamente, come segreto di carboneria risorgimentale, tra nebbie, porfidi, panisce, morene, pergamene gozzaniane, graniti, sedie impagliate, ossi di seppia, nonne Speranze.
E quindi la riscoperta, la rivincita, la rimodulazione, l’aggiornamento, e poi no, e poi si, e poi no, e poi si, e poi no, all’infinito.

O forse, molto più semplicemente, è inevitabile farsi prendere la mano e profetizzare e chiedersi perché Gattinara (e il Nord Piemonte) siano ancora “una prossima cosa”, quando si incontrano vini magnifici, integerrimi senza alcuna algidità, con un cuore rosso gaudente e una coesione sopraffina da grande Nebbiolo tout court, come il San Francesco 2004 di Antoniolo.
O forse, molto più semplicemente, se fossero tutti così, non interesserebbe a nessuno la faccenda del fascino antico o moderno, di Cavour e Soldati, del passaparola tra iniziati e del trending topic, e Novara-Vercelli-Biella-Aosta Sud sarebbe IL quadrilatero del bevessimo europeo.

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