E’ più una sensazione che una tesi supportata da un numero sufficiente di assaggi: la Romagna del vino si è svegliata e ha deciso di fare sul serio. Oppure siamo semplicemente noi ad avvicinarci ai suoi Sangiovese con la mente più libera da preconcetti più o meno giustificati.
Come detto mi manca una panoramica esaustiva, ma nel frattempo un piccolo angolo in cantina lo sto ricavando per accogliere vini come quelli di Noelia Ricci, Costa Archi, Vigne dei Boschi, giusto per citare quelli seguiti negli ultimi mesi con maggiore attenzione. E mi sa che ci aggiungo il Nato Re Riserva di Maria Galassi, gentilmente omaggiatomi dall’amico Bicchieron de’ Bicchieronis (ma quanto sono belli i baratti? E’ un po’ come tornare bambini, quando ci si scambiava le figurine Panini… Ah, sospiro, nostalgia)
Era la versione 2009 e mi ha convinto a pieno soprattutto per l’impianto gustativo, rilassato e saporito, schietto e concreto come un Chianti Classico sudista, più viscerale che accaldato. Peccato solo per il naso, frenato da qualche impuntatura riduttiva e fenolica di troppo: alla cieca avrei detto probabilmente seconda metà degli anni ’90, ma poco importa alla fine se la presenza del sorso è quella dei vini ben pensati e riusciti.
L’azienda Maria Galassi si trova a Paderno di Cesena (FC), via Casetta, 688
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