Adam Richman | Il gladiatore del cibo

Nat Geo Adventure SKY 410. Tutte le sere su questo canale, va in onda un programma dal titolo “Man vs Food”, nel quale il protagonista, l’Adam Richman del titolo, gira tutti gli Stati Uniti, isole Hawaii comprese, alla ricerca del cibo quotidiano di bettole, pizzerie, fast food, tavole calde, insomma di locali che quotidianamente sfamano la popolazione americana.

“Ho fatto quasi tutti i mestieri nel settore della ristorazione e adesso viaggio negli States per conoscere ogni locale”.
Conosciamo allora insieme a lui le usanze del barbecue degli stati del sud, le contaminazioni irlandesi, asiatiche, italiane della est coast, le influenze messicane in prossimità del confine meridionale, i piatti di pesce dei laghi del nord. Una tavolozza variopinta di sapori e praparazioni, da quelle tradizionali a quelle più… improbabili. Unico denominatore: la quantità.
Sono un ragazzo con una fame da lupi che ama strafogarsi”. Infatti il format del programma prevede una presentazione di un paio di locali che illustrano le loro specialità, cui fa seguito una sfida gastronomica ai limiti dell’impossibile. Il nostro eroe, di fronte ad un pubblico plaudente, si cimenta nell’affrontare mangiate estreme. Pizze grandi quanto un ombrello aperto, panini enormi e minacciosi che pesano chili, hot dogs lunghi come un flauto traverso.
Di ognuna di queste leccornie, la lista degli ingredienti sembra la fedina penale di un pluripregiudicato!
Se vi pare poco provate voi a mangiare quella roba col cronometro che scorre inesorabile. Inoltre le sfide comprendono l’ardimento di affrontare talvolta piatti piccanti, come le famigerate alette di pollo, letteralmente intossicate di capsaicina fino a raggiungere i gradi più elevati della scala di Scoville.
E’ esattamente il contrario della figura del gourmet, ma le sue performances sono talmente liberatorie che dopo la visione di ogni programma mi sento mondato dai peccati, purificato e redento da questo messia dell’apparato digerente. Ogni mio stravizio in confronto, è un timido bagliore di lucciola rispetto ad un faro portuale.
Grazie Adam. Qualche volta, ammettendo la umana sconfitta, non riesci a portare a termine la sfida, fermandoti con la mascella dolente per la masticazione, o con le lacrime agli occhi per il peperoncino, o semplicemente perché lo stomaco dei primati non può contenere la quantità di cibo che ingurgita un pescecane. Ma ti adoro quando annunci: “Oggi, nella sfida dell’uomo contro il cibo, ha vinto l’uomo!”
Foto: mirror.co.uk*

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