Come nostro solito, ci si incunea nelle stradine poco affollate e suggestive. Stavolta è toccato all’incantevole Venezia, supportatati per giunta da una splendida e calda giornata di sole.
La voglia di attraversare i ponticelli che collegano stradine strette come i nostri ‘vichi’ e’ più forte della fame ma il destino, ormai a noi legato, ci accompagna in un angolo che, inizialmente, attraversiamo senza nessuno stupore. Poi, però, le voci e i rumori di una cucina ci fanno scorgere alcune finestre con delle carte legate all’inferriata.
Una sensazione particolare: la mancanza di insegna, segno di verità e semplicità, ci spinge a bussare la porta. Chiediamo l’orario di chiusura sapendo già che e’ tardi ma il buon Ermanno ci invita comunque ad entrare. Eccoci dentro, circa 14 posti a sedere ed alcuni sgabelli al bancone. Ermanno, patron ed ideatore di Luna Sentada* ci accoglie ci fa sentire a casa. Andateci perche ne vale la pena.
il cibo e’ un viaggio che spazia da Venezia all’oriente. Ci sono i ‘cicchetti’, ovviamente, poi due menù degustazione, per chi ha voglia di provarne diversi, le paste, ma soprattutto il fegato alla veneziana (nella foto) e un sacco di altre piccole cose sfiziose. Di mercoledì Ermanno lascia il giusto riposo ai suoi collaboratori. Lui invece in quel giorno trasforma Luna Sentada in un localino con musica dal vivo e buoni cocktail. E bravo Ermanno!
Foto: atrapalo.it