Se a Italia e Bulgaria si deve il ballo del Pippero, l’unione tra il Bel Paese e il Belgio ha dato vita al Villaggio della Birra di Bibbiano, appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati del genere.
Anche quest’anno tanta gente all’evento, solito clima gioioso, fondato sull’amore per questa bevanda magica, i suoi stili e i suoi artefici, la voglia di conoscere, bere, divertirsi.
Facce note e facce nuove, specie dietro il bancone. Erano molti i birrifici che portavano per la prima volta le loro creature, tra gli italiani, ma soprattutto tra gli attesissimi belgi (…ma quanto bevono ‘sti belgi?!)
Vediamo com’è andata…
Tra gli italiani valeva la sosta il birrificio Toccalmatto di Fidenza (PR). Oltre alla mitica Re Hop, Indian Pale Ale prodotta con luppoli tedeschi, c’era la Saison Sibilla e la Zona Cesarini. Tutte molto caratterizzate dalla decisa luppolatura
Nicola Utzeri di Fermento Birra, uno dei massimi esperti in Italia, brinda con Kris Boelens, vecchia conoscenza della manifestazione
Tra le mie personali scoperte del giorno: la Saison del birrificio belga Glazen Toren
Abbinamento vietato ai vegetariani
Moreno, anima della toscana Olmaia, scruta una bottiglia come fosse la sfera di cristallo. Chissà che avrà visto…
T-shirt propiziatoria davanti allo stand del Birrificio Italiano di Lurago Marinone (CO), il primo sorto in Lombardia. Da provare l’elegante Tipopils della casa
Al calar della sera, c’è tempo anche per una bottiglia di Rulles
Grandi “discussioni” ai tavoli del Villaggio
Ma in fondo si parla di birra e salsicce…