Sono un po’ di anni che ci divertiamo a stappare qualche vino tra amici. Ad ogni bevuta, quando superiamo le 20 bottiglie, inizia a venirci incontro la legge dei grandi numeri, secondo la quale: il tappo, prima o poi, si presenta.
Man mano che passano le ore e le bottiglie, il terrore che quel piccolo “brunettesco” coso si attacchi ad una di quelle buone sale, sale, sale, sale… Fino al compimento del crudele destino.
Questa volta no. Questa volta abbiamo superato quota 20 senza nessun into/appo. Tutto liscio. Per fare l’esperimento abbiamo messo a rischio qualche bottiglia, ma alla fine, abbiamo tratto tutti in salvo. Signori, si comincia!
0) Margaine Millésime '00
Numero zero, perché è 00. Un buon Champagne è l’ideale per iniziare qualsiasi bevuta e/o serata e/o magnata e/o… Comunque, finita in un battito d’ali di colibrì africano.
1) Clos Vougeot '89 – Grivot
Una Borgogna terrosa e terragna. Piccole bacche di ginepro e agrumi. In bocca si stende bene anche se si arriccia in fondo. Vino dal fascino rude. Nudo e puro.
2) La Tache '89 – Romanée Conti
Ma chi sono io per giudicare un vino del genere? Ma chi mi credo di essere? Ma scherziamo? Vabbè, mi butto! Spezie dolci e spezie piccanti, erbette officinali, china, chinotto, chiodi di garofano e tanto, tanto ma proprio tanto altro. Una massa estrattiva un pochino più piccola delle attese ma di una lunghezza aromatica che non ho il coraggio di misurare. L'acidità è fermamente convincente. Posso dire che un pochino, ma proprio un pochino, mi ha deluso?
3) Barbaresco Montestefano Ris. '89 – Prunotto
Un vino frastagliato. Il naso vira tra piccoli frutti, liquirizia e terra bagnata. Ferroso qb. Grande bevibilità. Più per magrezza o per freschezza?
4) Barolo Granbussia Ris. '89 – Aldo Conterno
Un monumento. Il Barolo più buono mai assaggiato fino ad ora. Naso cristallino, sfaccettato, continuamente presente anche a diverse ore di distanza. Minerale, speziato, sofisticato e signorile. Femminile e mascolino. In bocca forza e lunghezza aromatica imbarazzanti. Tannino? Fitto, fitto, fitto. Non si è smosso mai. Granitico.
5) Chateau Latour '89
Qui stava per verificare la legge di cui sopra. Sembrava proprio li li per tapparsi (falso allarme), poi, invece, si distende con una finezza e uno splendore inaspettato. Anguria, melograno di nebbiolesca memoria. Cenere, una finissima ma accattivante balsamicità. Saporito e succoso. Alta classe.
6) Chateau Lafite '89
Un vino di cui non riesco a farne una descrizione. Mi viene in mente solo una canzone “Forever Young”.
Da qui in poi si abbandona la fase concentrata (a tema '89) e si inizia il cosi detto: “stappo convulsivo”. Inizia il puro amore per l’alcol
7) Péssac-Léognan Bianco '03 – Chateau Olivier
Non mi piaccio i 2003.
8 ) Greco di Tufo '89 – Vadiaperti
Secondo me stava bene anche con i coinquilini di pari annata, tante erano le note da vino rosso. Valli a capire sti Greco di Tufo. Magnifico.
9) Montepulciano Cersasuolo '06 – Cerano
Non pervenuto
10) Gravner Rosso '94
Non capito
11) Giorgio Primo '94 – La Massa
un Giorgio Primo molto territoriale. Panzano? Addirittura io ero arrivato fino a Radda. Un po’ di calore ma anche tanto Sangiovese.
12) Montevertine Ris. '95 – Montevertine
Sapete, forse, già della mia passione per la ’95 in Toscana. Visto che Pergole ’95 non mi ha mai convinto tantissimo, il mio unico dubbio è: ma questo è un piccolo Pergole oppure un grandissimo Montevertine?
13) Barbaresco Martinenga '90 – Marchesi di Gresy
Forse a ragione Paolo, tolto qualche fuoriclasse (per me Vigna Rionda di Massolino è buono) i ’90 di Langa non convincono.
14) San Lorenzo '88 – Ama
1988 in Toscana? Boco parla tu.
15) Solaia '88
Direbbe un mio conoscente: ma di che cosa stiamo parlando? Un Solaia grandioso. Chiantigiano!
16) Bramaterra '00 – Sella
Paolo lo becca alla prima snasata. Alto Piemonte. Solo i tannini soffrono l’annata calda.
17) Chianti Classico Grosso Sanese '01 – Il Palazzino
Non pervenuto
18) Cupo '07 – Pietracupa
Il padrone di casa si presenta quasi alla fine. Scostumato.
19) Greco '06 – Pietracupa
Il fratello del padrone di casa si accoda immediatamente. Vergognati per quanto sei buono.
20) Fiano Vigna della Congregazione '06 – Villa Diamante
Anche i vicini di casa si presentano. Per me la miglior versione di Vigna della Congregazione.
21) Champagne Blanc de Blanc – Robert Monquit
Si inizia, ma si finisce pure con uno o più Champagne. Della serie, perché smettere?
Conclusioni finali? Tappo… Ma vaff..! Percorso netto.