La locanda di bu e il nuovo Pisaniello

Nusco è un delizioso borgo in provincia di Avellino. Se ci penso mi viene in mente De Mita, che è nato proprio qui, Carla Capalbo, affascinante e colta giornalista newyorkese che l’ha scelto come “base” durante la scrittura del suo The Food and Wine Guide to Neaples and Campania, e Antonio Pisaniello, brillante chef irpino che ci ha aperto un ristorante: la locanda di bu.

Come immaginerete avrei voluto parlerare di De Mita, però la materia è complessa e non ho ben capito le sue ultime mosse. Dunque vi racconto Pisaniello
Che ho visto per la prima volta in una trasmissione di Raisat Gambero Rosso Channel, condotta da Marco Bolasco (come passa il tempo, oggi il Gambero ha perso sia la Rai che Bolasco), e poi ho conosciuto di persona nella serata di presentazione dei Mesali, associazione che raggruppa il meglio della ristorazione irpina.
Uno bravo, ho pensato da subito, ma forse troppo sicuro di se, con quell’atteggiamento che rischia e a volte cade nella saccenza, nel “lo so io come vanno le cose…” e “sono un genio ma nessuno lo capisce”. Insomma, non proprio un baluardo di modestia.
Nei giorni scorsi, visto che ero da quelle parti (ricordate perchè?), ho pensato di andarlo a trovare. Ne è uscito fuori un pranzo piacevolissimo, in compagnia di due cari amici: Sabino Loffredo, ormai famosissimo vigneron irpino e Gianni Fabrizio, neocuratore di Vini d’Italia del Gambero e autentica enciclopedia parlante dell’enologia mondiale, contornato da aneddoti e racconti che sconfinano nella leggenda.
La cucina di Pisaniello si è confermata di livello, personale, capace di coniugare sapore ed eleganza. Forse un pò troppo votata alla ricerca della rotondità e della perfezione stilistica, con rari spigoli o contrasti, ma sicuramente in grado di regalare emozioni.
A dire il vero anche il carattere di Antonio pare aver smussato diversi spigoli e mi è sembrato più pacato e riflessivo. In una parola maturo, cosa che farà certamente bene anche al suo delizioso locale e ai suoi numerosi avventori
Qualche flash del pranzo

Caprese con gelato di mozzarella di bufala e acqua di pomodoro. Profumi mediterranei, sapore acido ma poco legame nelle consistenze

Il piatto del giorno che vale il viaggio e il conto: hamburger di podolica e maionese di agrumi. Da applausi

Ottimo il dessert dal titolo artistico: colazione siciliana

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