Lo sai che? Vinitaly 2015 | Martedì


Paolo, lo sai che sembri una specie di incrocio tra Joe Bastianich e Niko Romito?
Lo sai che ancora c’è chi dice “questo è un vino che piace alle donne” e io rispondo sempre “dipende da che donne frequenti”?
Lo sai che conosco Giorgione da un sacco di tempo ma che ormai per salutarlo devo fare la fila fingendo di volere un suo autografo?
Lo sai che di solito non è una grande idea andare a cena alle undici dopo sei piatti di ostriche?
E tu lo sai che non è bello andare a dormire sognando la mega-cotoletta dell’osteria Alla Colonna?
Lo sai che i vini vegani sono tra noi e sono pronti ad invaderci?
Lo sai che c’è una ferrovia del vino anche in Puglia e sta dietro la cantina De Falco?
Lo sai che dopo il l’acciaio, il cemento, la terracotta, il legno è arrivato il momento delle anfore di cocciopesto e io ne voglio una?
Lo sai che il Cacc’ e Mmitte di Lucera non è il titolo di un porno pugliese ma una delle più vecchie denominazioni della regione con una bella storia contadina da raccontare?
Lo sai che per non sbagliare sono tornato da Biondi Santi e ho assaggiato una Riserva 1983 sensazionale, proprio come me la ricordavo?
E lo sai che il ’95 è uno dei Poggio di Monsanto più buoni di sempre e che domani andiamo ad assaggiarlo un’altra volta?
Lo sai che a Dolceacqua hanno fatto un lavoro di mappatura spettacolare e che non vedo l’ora di fare il fenomeno al bar con gli amici elencando tutte le 33 “Nomeranze”?
Io lo so, mentre tu non sai che non serve necessariamente una quota di ingresso esclusiva per iscriversi ad un Circolo Virtuoso.
Lo sai che i Barolo 2011 si possono stappare senza tanti pensieri?
E tu lo sai che i langaroli hanno gestito alla grande la follia da hype dell’annata 2010, senza sballare le assegnazioni o i nuovi listini?
E tu, sempre tu, lo sai che in questo momento stanno fischiando le orecchie ad un po’ di aziende distribuite in una zona a caso tra San Quirico d’Orcia e Buonconvento, nel sud della Toscana?
Lo sai che voglio organizzare un bel faccia a faccia tra Vittore Alessandria e Oscar Farinetti?
Lo sai che tocca mettere un’altra volta i soldi (?) da parte per i futuri Barolo e Barbaresco 2013?
E tu lo sai che i quattrini servono già adesso per recuperare un po’ di Nebbiolo “base”, sempre del 2013?
Lo sai, insomma, che per una volta è davvero speso benissimo l’aggettivo “classico”, anzi classicissimo, per la 2013 in Langa?
E tu lo sai che quando dicono “vendemmia classica” in Francia, è meglio preparare la vaselina?
Però tu sai che non è questo il caso, anzi.
Lo sai che Giovanni (Pela)Verga non avrebbe scritto “I Malavoglia” se fosse nato a Verduno?
E tu sai, vero, che questa è la peggiore di sempre nell’inutile storia di Lo sai che?
Ma sai anche che G.B. Burlotto, i fratelli Alessandria, il Castello di Verduno e tanti altri non hanno più bisogno di spiegare al mondo che non sono figli di una Langa minore, giusto?
Lo sai che Jean-Paul Gravin è il prossimo “Lamolese Doc” per il 2015 e che quindi gli tocca stappare una grande bottiglia entro due ore?
E tu lo sai che in Francia forse  non la trovi un’etichetta che se la giochi per tiratura-prezzo-bontà con il Greco di Tufo 2014 di Feudi di San Gregorio, il Dolcetto di Dogliani 2012 della Cantina Clavesana o il Cirò Classico 2013 di Librandi?
Lo sai che lo spazio della Basilicata nel padiglione 8 è più grande di tutta la Lucania geografica?
E tu lo sai che però ci trovi soltanto 21 aziende e allora vai con la piazza e vai con la musica, con grande felicità delle zone confinanti?
E sai che ci sono anche altre cantine fuori padiglione, ma evidentemente non c’è spazio sufficiente sul pannello per ricordarle tutte?
Lo sai che neppure il distributore dell’Agip non è più quello di una volta?

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