Pillole di Wine Club #22 | Doppia orizzontale Greco di Tufo 2007-2008

collage greco 2007-2008 (2)

Tre millenni di letteratura e oltre un secolo di cinema non hanno ancora risolto il dilemma: chi vince la guerra del cuore: il bravo ragazzo affidabile ma un po’ moscio o la canaglia ulisside?

Per ogni Bridget Jones che alla fine, molto alla fine, lascia andare Daniel-Hugh Grant per scegliere Mark-Colin Firth, c’è sempre una Susannah Fincannon (Julia Ormond in Vento di Passioni) che non trova pace accanto ad Alfred-Aidan Quinn: pensando al fratello Tristan-Brad Pitt là fuori in giro per il mondo a fare danni tra giovani squaw e whisky di contrabbando.

Fortunatamente da bevitori non abbiamo di questi problemi. Liberi ad esempio di amare sia il perfetto uomo di famiglia Fiano che il suo cugino scapestrato Greco. Il primo, detto e stradetto, che si siede nel cda dei grandi bianchi europei parlando la loro lingua e mostrando bilanci virtuosi in forma di qualità, costanza e resistenza temporale. Il secondo che diserta le riunioni, preferendo loro avventure amorose in serie.

O se preferite, ancelottianamente: l’uno da schierare per vincere i campionati, l’altro per inseguire la Coppa. Sarà stata la musichetta del Tipicamente Wine Club, altro che inno della Champions, saranno state le coccole della famiglia Romano ad Antico Castello, ma ci è capitata una di quelle serate magiche che non lasciano dubbi al riguardo. Viva le notti da leoni e pazienza se non vivremo 50 giorni da orsacchiotto. E viva il Greco quando si traveste da Liverpool di Klopp (ma senza Karius…) e dà spettacolo, tenendo testa a qualunque Real.

Probabilmente l’appuntamento più divertente dell’anno sociale 2017/18 appena concluso e sicuramente la migliore tra le doppie orizzontali a tema Greco di Tufo esplorate insieme agli amici di tavola nell’ultimo triennio. Era la terza dopo 2003-2004 e 2005-2006 (link e link), per molti versi propedeutiche. Le prime annate in cui è stato realmente possibile mettere da parte un numero significativo di vini da testare a distanza di tempo. La tendenza appare a questo punto chiara: più ci addentriamo nella cosiddetta era collettiva, maggiori diventano le probabilità di stappare un Greco irpino con un decennio o più sulle spalle in perfetta forma.

Non per questo lo posizioniamo all’improvviso tra i classici “bianchi da invecchiamento”, di quelli che DEVONO essere attesi a lungo per esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Da una parte risultano ancora troppo imprevedibili le sue traiettorie evolutive, da una vendemmia all’altra e perfino sulla stessa etichetta, per i motivi “genetici” (agricoli ed enologici) più volte ricordati. Ma soprattutto, a differenza di quanto accade solitamente col Fiano, un Greco giovane non è per forza meno appagante, comunicativo, completo di uno maturo.

Può funzionare allora una sintesi alla Catalano di Quelli della Notte: per andare sul sicuro servono i migliori Greco dei migliori interpreti delle migliori annate. In questo caso una 2008 sotto molti aspetti ideale per la varietà tufese: solare ma senza eccessi, con poche piogge estive ed autunnali (nei momenti giusti), rilevanti escursioni termiche. Che ha dato forma a vini fin da subito sfaccettati ed energici, che la sosta in bottiglia ha progressivamente arricchito di dettagli. Ritrovati più o meno tutti integri, e tra questi almeno tre di livello assoluto: grandi bianchi italiani tout court.

Non si può dire lo stesso dei 2007, ma era ampiamente nelle previsioni, dato il millesimo precoce, torrido e siccitoso. I migliori hanno tutto sommato tenuto, ma in ultima analisi non ce n’era nessuno che valesse davvero la pena stappare oggi. Ci teniamo comunque il valore didattico: croce e delizia, genio e sgregolatezza, free jazz punk inglese, il Greco è anche questo.

Pietracupa – Greco di Tufo 2008

Tre indizi fanno una prova (link e link): si conferma una delle versioni più eccitanti di sempre plasmate da Sabino Loffredo. Nespola, erbe, agrumi, profondità “tedesca” e concretezza irpina. Lungo, complesso, salato, almeno un lustro ancora davanti.

Cantine dell’Angelo – Greco di Tufo 2008

Il 2009 l’ha fatto conoscere su larga scala, complice il quasi filotto di premi e riconoscimenti, ma la “semina” di Angelo Muto era cominciata già da qualche anno. Se ne parliamo come uno dei più talentuosi vignaioli di Tufo, molto lo si deve anche a bottiglie come queste. Unica etichetta prodotta all’epoca (là dove oggi troviamo in gamma Miniere e Torrefavale), è un Greco 2008 paradigmatico: percoca, bergamotto, kiwi, curry, zenzero, humus, pesca da molteplici registri senza mai rallentare nel sorso fitto, progressivo, infiltrante.

Vadiaperti – Greco di Tufo Tornante 2008

Altro serissimo candidato alla hall of fame del Greco di Tufo e probabilmente il miglior vino firmato da Raffaele Troisi nell’ultimo decennio (insieme al Tornante 2013). Impatto ancora giovanile sul frutto bianco e i fiori di campo, l’incanto arriva prima di tutto dal barbarico yawp minerale, iodato e gessoso insieme. Che la bocca incanala in un binario di sorprendente armonia e sapore: leggerezza e ritmo, e vai col tango.

Altri buoni/ottimi:

Tenuta Ponte – Greco di Tufo 2007
Benito Ferrara – Greco di Tufo Vigna Cicogna 2007

Caggiano – Greco di Tufo Devon 2008
Angelarosa – Greco di Tufo 2008
Cantina dei Monaci – Greco di Tufo 2008
Mastroberardino – Greco di Tufo Novaserra 2008
Tipicamente Wine Club – Le puntate precedenti

Pillole di Wine Club #1 | Orizzontale Greco di Tufo 2003-2004
Pillole di Wine Club #2 | Orizzontale Fiano di Avellino 2002-2003
Pillole di Wine Club #3 | Orizzontale Taurasi 2000-2001
Pillole di Wine Club #4 | Doppia Verticale Caracci e Pietraincatenata
Pillole di Wine Club #5 | Verticale Barolo Vignarionda Massolino
Pillole di Wine Club #6 | Verticale Patrimo Feudi di San Gregorio
Pillole di Wine Club #7 | Verticale Fontalloro Fèlsina
Pillole di Wine Club #8 | Verticale Montevetrano Silvia Imparato
Pillole di Wine Club #9 | Verticale Tenuta Frassitelli Casa D’Ambra
Pillole di Wine Club #10 | Costa d’Amalfi: varietà, sottozone, interpreti

Pillole di Wine Club #11 | Verdicchio: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #12 | Nebbiolo e Alto Piemonte: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #13 | Orizzontale Barolo 2004
Pillole di Wine Club #14 | Aglianico del Vulture: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #15 | Doppia Orizzontale Taurasi 2003-2004
Pillole di Wine Club #16 | Brunello di Montalcino: zone, stili, interpreti
Pillole di Wine Club #17 | Doppia Verticale Terra di Lavoro-Serpico
Pillole di Wine Club #18 | Doppia Orizzontale Greco di Tufo 2005-2006
Pillole di Wine Club #19 | Doppia Orizzontale Fiano di Avellino 2004-2005
Pillole di Wine Club #20 | Doppia Orizzontale Fiano di Avellino 2006-2007
Pillole di Wine Club #21 | Orizzontale Taurasi 2005

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